Pulire la piscina può essere frustrante, chi deve mantenere una piscina lo sa bene! Spesso le azioni intraprese si rivelano inefficaci o perchè non svolte adeguatamente o perchè contrastano i sintomi ma non le cause del problema. Pensiamo a tutte le volte che abbiamo aggiunto il cloro ma, avendo un pH sbagliato questo non ha fatto alcun effetto o quando abbiamo usato un robot piscina e questo ci ha lasciato il fondo comunque sporco.
Perchè, ci siamo chiesti, è così difficile pulira la piscina? in questo articolo cercheremo di spiegarvi, con 10 semplici consigli, come pulire una piscina sempre al meglio, senza impazzire!
Le operazioni necessarie per mantenere una piscina pulita sono, di base, 3: skimming, cioè la pulizia della superficie, aspirazione dei detriti e spazzolamento. Se eseguite queste 3 operazioni tutte le settimane, sicuramente avrete una piscina pulita e aiuterete i prodotti chimici a prevenire alghe, macchie e acqua torbida!
In questo articolo non parleremo invece del trattamento acqua, che merita un discorso a parte.
Skimming o Scrematura
Pulire la superficie dell’acqua è importantissimo, sia perchè è proprio questo punto che da il maggior senso di pulizia ad una piscina, sia perchè agevola molto il lavoro di filtrazione. Vedere una piscina piena di foglie, dover continuamente pulire il cestello dello skimmer o fare frequenti controlavaggi al filtro a sabbia non è un buon modo di mantenere pulita la vostra piscina.
Per fortuna pulire la superificie dell’acqua è piuttosto semplice, basta disporre di un retino attaccato ad un’asta telescopica e in poche decine di minuti potrete raccogliere foglie, insetti e detriti dalla vostra vasca. Questa operazione andrebbe efettuata con frequenza quotidiana, soprattutto se la vostra piscina è circondata da alberi e vegetazione varia.
Ci sono due tipologie di retini disponibili: quelli piatti e quelli a sacco. Noi consigliamo di utilizzare quelli piatti che, anche se meno capaci, sono molto più veloci da svuotare e non dovrete staccare a mano le foglie come spesso succede con l’altro modello.
Consigliamo di acquistare un retino molto robusto, visti i costi contenuti è la soluzione più conveniente, altrimenti vi potreste trovare a cambiarlo ogni stagione in quanto si potrebbe bucare, etc.
Vi sembra una fatica troppo grande o non avete tempo per questo? Non preoccupatevi, siete in buona compagnia! proprio per voi esistono dei simpaticissimi accessori come il retino raccoglifoglie radiocomandato, che, oltre a essere utile è estremamente divertente!
Questa è una delle operazioni più noiose e dispendiose a livello di tempo ma è anche molto importante. nonostante ciò, questa fase viene saltata da molti possessori di piscine, che poi si troveranno di fronte a problemi più seri quando le incrostazioni diventano difficili da attaccare.
Lo sporco non si deposita, infatti, solo sulla superficie dell’acqua o sul fondo della vasca; si deposita sulle pareti, sulle scalette, sugli angoli più nascosti. le alghe, in particolare, amano attecchire sulle pareti e negli angoli più difficilmente raggiungibili. la spazzolatura dovrebbe essere effettuata un paio do volte a settimana per prevenire l’attacco delle alghe.
Se le alghe si sono già formate, spazzolarle aiuta enormemente il cloro, o altri prodotti chimici, a combatterle, in quanto le disperde in sospensione nell’acqua, aggredibili su tutti i lati. Uno dei punti più critici da spazzolare è la linea dell’acqua, poichè lì le incrostazioni sono maggiori e spesso si tratta di sostanze grasse derivate da creme solari o altri composti organici. Per risolvere il problema si può intervenire sia con un sistema.
Aspirazione
L’aspirazione delle impurità dalla piscina può essere fatta in due modi: semplice o difficile. Fuor di metafora, significa che può essere eseguita da un pulitore automatico o manualmente. Vediamo di capire i pro e i contro delle due soluzioni.
Aspirazione automatica
L’aspirazione automatica ha dei vantaggi evidenti: risparmio di tempo, possibilità di efettuare cicli di pulizia con maggiore frequenza. Un pulitore automatico vi permette di farlo partire o addirittura programmarlo e non pensarci più ( a parte la manutenzione ordinaria del pulitore stesso, ovverro lo svuotamento del filtro o del cestello ).
Esistono tre tipologie di pulitori automatici, con funzionamenti abbastanza diversi, vediamoli in dettaglio.
Pulitori idraulici ad aspirazione
Sono il prodotto più simile a una pulizia manuale, si muovono casualmente sul fondo della piscina e sfruttano la potenza di aspirazione del vostro impianto per risucchiare i detriti e mandarli direttamente nel filtro della vostra piscina. I punti deboli di questi pulitori sono vari.
Innanzitutto sovraccaricano di lavoro il vostro impianto di filtrazione e sporcano ulterioremente il filtro, richiedendo di effettuare un maggior numero di controlavaggi. Senza contare che, nello scenario peggiore, potrebbero aspirare dei sassi che andranno probabilmente a danneggiare qualche parte del vostro sistema di filtrazione. Inoltre non garantiscono una puliza completa, se non in cicli dai tempi molto lunghi e, inoltre, non contribuiscono a scrostare la sporcizia, si limitano ad aspirare.
Pulitori idraulici a pressione
Questi pulitori funzionano grazie alla potenza dell’acqua immessa in piscina dal vostro impianto, attaccandosi alle vostre bocchette. in questo modo creano un vortice che solleva i detriti e li fa finire in un’apposita sacca. Quando la pulizia è finita non vi resta che svuotare il sacchetto filtro poroso.
Gli svantaggi di questo modello sono i medesimi del precedente, a parte per il fatto che non sporcano ulteriormente il filtro della piscina. Allo stesso modo, non ci sentiamo di consigliare questi prodotti per pulire la piscina, se è possibile meglio acquistare un robot piscina o procedere manualmente.
Robot pulitori per piscine
Questi sono sicuramente la soluzione migliore per pulire la piscina. Svolgono infatti una funzione più ampia della semplice aspirazione, in quanto riescono anche, in buona parte, a spazzolare le superfici su cui passano, grazie alle loro spazzole di PVC lamellari.
Gli altri vantaggi di questi pulitori sono il sacco filtro o il cestello che permette di accumulare internamente la sporcizia e che sono molto facili da estrarre e lavare ( soprattutto nei modelli più recenti ). I robot pulitori, quindi, non sovraccaricano di sporcizia il filtro né utilizzano l’energia dell’impanto per muoversi, in quanto sono alimentati dalla corrente elettrica.
Altro grande vantaggio è la loro intelligenza, che gli permette di pulire in maniera completa la superficie della vasca, sia per il fondo che, in alcuni modelli, per le pareti. Il maggior ostacolo dei robot pulitori è il costo ma si possono comunque trovare ottime offerte in rete.
Aspirazione manuale
Se non possedete un robot o un pulitore automatico, non disperate. La piscina si può pulire benissimo anche manualmente, solo con un po’ di pazienza in più. Inoltre, se ben fatta, l’aspirazione manuale permette una precisione che nessun altro sistema vi può offrire ed è sicuramente l’opzione migliore in caso di presenza di alghe difficili da aspirare. I pulitori automatici, infatti, ci passerebbero sopra senza soffermarsi o insisitere particolarmente sui punti di concentrazione delle alghe.
Per pulire la piscina manualmente quello che vi serve è solo un’asta telescopica, la testata dell’aspiratore e un tubo per collegarlo allo skimmer.
Altri azioni per pulire la piscina
Se pensate che, finite queste operazioni, la vostra piscina sarà pulita, mi dispiace ma devo deludervi. Per avere una piscina pulita è anche necessario mantenere in efficienza il filtro, effettuando controlavaggi o sostituendo le cartucce. Dovrete inoltre mantenere al meglio l’equilibrio chimico dell’acqua, etc.
È importante capire che le azioni di manutenzione della piscina sono sinergiche l’una con l’altra, se ne manca una anche le altre saranno meno efficaci. Si può sintetizzare la manutenzione della piscina con 3 comandamenti: circolazione dell’acqua, pulizia della piscina e chimica.