Cos’è la vasca di compenso?
Le normali piscine con bordo sfiorante non possono funzionare correttamente in mancanza di una vasca di compenso piscina realizzata a regola d’arte. Questa vasca, come del resto suggerisce il suo stesso nome, svolge l’importante funzione di compensare il volume dell’acqua della piscina che, a causa di diversi fattori, tende regolarmente a diminuire, diminuendo il livello ottimale perché lo sfioro funzioni.
Ad esempio, tuffi e accessi in acqua possono determinare normali perdite. In aggiunta, durante i mesi particolarmente caldi, il livello dell’acqua viene alterato dalla normale evaporazione, diminuendo anche di 3 centimetri al giorno. La vasca di compenso, quindi, può essere considerata alla stregua di un grande contenitore che integra opportunamente il volume della piscina, sempre con la medesima acqua, previamente depurata e rinviata dalla pompa.
Ogni piscina a sfioro ha questo serbatoio di compenso cui si riversa, per caduta, l’acqua che passa dal bordo sfioratore. La pompa ripesca l’acqua e la rimanda in piscina, in modo che lo sfioro sia costante e la pulizia sia ottimale. La vasca di compenso per piscine a sfioro è una struttura integrativa irrinunciabile, in cui si riversa l’acqua di raccolta del canale perimetrale e che assicura il normale ricircolo, non solo in condizioni di scarso afflusso ma, anche quando la piscina si presenta particolarmente affollata dai bagnanti.
Come funziona la vasca di compenso?
La posa in opera della vasca di compenso richiede un disciplinare preciso che tenga conto del dimensionamento, della posizione, dei giusti componenti, ovvero quelli specifici per quella determinata piscina. Prima di ogni cosa, come è possibile evincere da un tradizionale schema impianto piscina a sfioro, la vasca di compenso si dovrà trovare a un livello inferiore rispetto a quello della piscina principale.
Al suo interno, per il tramite delle tubature, arriva l’acqua che tracima dal bordo a sfioro della piscina. Successivamente, l’acqua che giunge nel serbatoio di compenso viene ripulita e rimandata nella piscina grazie alla pompa. Inoltre, la vasca a sfioro viene dotata di galleggianti e allarmi che serviranno ad assicurare un corretto e costante livello dell’acqua, a prescindere dal numero delle persone immerse in piscina. Si pensi, infatti, ai casi ricorrenti delle immersioni: i bagnanti, una volta in vasca, con il volume del loro corpo, determinano l’innalzamento dell’acqua che defluisce dal bordo sfiorante.
Tuttavia, nel momento in cui l’acqua fuoriesce, arrivando alla vasca di compenso, il livello della piscina non dovrà essere ripristinato per attivare la normale circolazione e compensare la perdita. Le piscine a sfioro dotate di vasca di compenso offrono numerosi vantaggi in termini di estetica e di pulizia dell’acqua. Lo strato superficiale, che è proprio quello più inquinato e soggetto a maggiore contaminazione, viene continuamente ripulito. Nel tempo il sistema permette anche di ridurre i costi per il consumo idrico a monte, di accrescere l’affidabilità in merito alla fornitura d’acqua e di ottimizzare il trattamento della stessa.
Diversamente, osservando uno schema impianto piscina a skimmer, la questione cambia notevolmente e solo a considerare che la vasca tradizionale di questo tipo non presenta un livello d’acqua a sfioro, con effetto a specchio. In questa tipologia di piscina, infatti, rilevano delle aperture, gli skimmer per l’appunto, che raccolgono l’acqua e la mandano al filtro sabbia. Una volta che l’acqua viene depurata tornerà nella vasca attraverso le bocchette di mandata.
Gli skimmer, affinché possano funzionare, non possono essere montati allo stesso livello del bordo, a discapito del valore estetico. Come è facile intuire si tratta di un sistema di gran lunga più semplice ed economico, ma comunemente meno indicato per realizzare piscine dal design esclusivo e con acqua sempre movimentata.
La scelta in ordine al sistema a sfioro oppure con skimmer è rimessa molto a valutazioni di tipo personale, nonché legata ai gusti e al budget disponibile. In aggiunta, si segnala comunque un ulteriore sistema, a confine fra quello a sfioro e lo skimmer classico. Infatti, non bisogna tralasciare l’opportunità di ricorrere sempre allo skimmer sfioratore. Si tratta di una soluzione ibrida che coniuga il pregio estetico del bordo a sfioro con la praticità di manutenzione garantita dagli skimmer.
Rispetto agli skimmer tradizionali quelli sfioratori presentano un design più moderno e accattivante. La differenza con gli skimmer classici risiede anche nella posa in opera, visto che si possono installare in prossimità del bordo piscina. Tuttavia, anche con gli skimmer a sfioro, resta comunque l’assenza della vasca di compenso: prerogativa delle piscine a sfioro e che comporta necessarie opere murarie. Infine, prima di scegliere un modello di piscina piuttosto che un altro, occorre anche valutare lo spazio disponibile.
La dimensione della vasca di compenso richiede un volume tale da regolare quello dell’acqua della piscina, tenuto conto del numero dei bagnanti che usano la piscina nello stesso momento. Altresì importante è la corretta dotazione della pompa che convoglia l’acqua nella vasca di compenso, la quale dovrà essere abbinata secondo il volume e la forma della piscina. In buona sostanza è necessario disporre della metratura necessaria per accogliere la vasca di compenso, i collettori, il quadro elettrico e la pompa di ricircolo. A seconda dei casi servirà anche lo spazio per contenere i trattamenti per l’acqua e il suo riscaldamento.
È possibile avere una piscina a sfioro senza vasca di compenso?
In condizioni normali, in assenza della vasca di compenso per piscine a sfioro, il ripristino del livello dell’acqua dovrebbe avvenire attraverso canali alternativi, quali, ad esempio, il ricorso alla rete idrica.
Si tratta di una soluzione impensabile, dato che verrebbe alterata non soltanto la temperatura della vasca, ma anche l’equilibrio chimico raggiunto. In alternativa, tuttavia, grazie all’innovazione raggiunta nell’ambito del sistema con bordo sfioratore, si può progettare e portare a compimento, anche con discreto successo, una piscina a sfioro senza vasca di compenso. In questo caso la piscina, lungo il suo perimetro, verrà dotata di una canalina di raccolta molto più profonda delle tradizionali, tanto da poter contenere tutta l’acqua che in genere confluisce nella vasca di compenso. La piscina, quindi, in sostituzione della vasca di compenso, presenterà un bordo sfioratore completamente innovativo e piacevole esteticamente, che lascerà celato il serbato perimetrale.
Il sistema si rivela molto interessare per tramutare le classiche vasche a skimmer in piscine con bordo sfioratore, conferendone così maggiore eleganza e pregio estetico. Inoltre, questo moderno sistema offre il vantaggio di evitare opere murarie e di ridurre notevolmente i costi e i tempi di realizzazione.
Quali sono le operazioni di manutenzione della vasca di compenso?
Il sistema di ricircolo dell’acqua nella piscina a sfioro non ammette trascuratezza ed è di cruciale importanza per un’acqua cristallina e priva di microrganismi. La pulizia vasca di compenso viene eseguita, in condizioni normali, a inizio e fine stagione. Anche la canalina di sfioro, almeno con cadenza annuale, deve essere adeguatamente ripulita.
Una piscina con vasca di compenso agevola molto in termini di accessibilità e di facilità della manutenzione, sia essa ordinaria, preventiva o straordinaria. Le operazioni da svolgere cambiano a seconda della pompa d’aspirazione presente nella vasca di compenso. In certi casi essa si presenta con griglia rialzata, per consentire la decantazione delle impurità sul fondo e l’aspirazione in superficie dell’acqua pulita. Allora, è necessario rimuovere la griglia, svuotare la vasca di compenso e azionare la pompa.
Quando, invece, la pompa d’aspirazione presenta una presa di fondo autonoma, lo svuotamento della vasca di compenso avviene per caduta o in collegamento con la pompa. In aggiunta, può essere installato un pozzetto recesso, all’interno del quale installare una pompa sommersa. L’impianto eseguito da costruttori competenti nel settore garantirà anche il rispetto con le prescrizioni della normativa europea UNI 1063, in base alla quale i tempi di ricircolo acqua piscina a uso pubblico devono avvenire nell’arco di 3 ore.
A monte, tuttavia, occorre considerare il corretto dimensionamento e l’impermeabilizzazione della vasca di compenso, che viene attraversata da tubi, i quali richiedono controlli periodici. Infatti, non sono infrequenti i casi in cui, specie in uscita, si verificano perdite in prossimità dei raccordi. Ogni situazione andrebbe valutata singolarmente, considerando le peculiarità costrittive e di dimensionamento. La manutenzione della vasca di compenso è anche legata alla pulizia costante della valvola di non ritorno. Anche per questa regione affidarsi a personale specializzato è di fondamentale importanza, data la delicatezza delle operazioni da eseguire.